Il Diesel non è morto
Inviato: 03/05/2018, 13:34
Il Diesel non è morto: Bosch promette motori più puliti
Il motore Diesel non è morto. Parola, anche, di Robert Bosch. Nonostante i propulsori a gasolio continuino ad essere sotto attacco da parte di governi, amministrazioni locali e una parte dell'opinione pubblica, costruttori automobilistici e componentisti continuano ad investire per rendere i motori diesel ancora più pulito. Il motivo è legato all'efficienza garantita da questo tipo di propulsione, in termini di percorrenza chilometrica ma soprattutto sul fronte delle emissioni di anidride carbonica. Discorso diverso per quanto riguarda gli ossidi di azoto, vero punto critico dei motori diesel. La soluzione però potrebbe arrivare da Bosch, azienda da 78 miliardi di euro l'anno di fatturato, con 402 mila dipendenti nel mondo e investimenti in ricerca e sviluppo 7,3 miliardi l'anno, che si traduce circa nel 10 per cento del fatturato.
Riduzione degli ossidi di azoto in condizioni di guida reali
Grazie ad una nuova tecnologia sviluppata da Bosch i motori diesel potranno diventare puliti anche sul fronte delle emissioni di ossidi di azoto. La tecnologia realizzata dall'azienda tedesca ha fatto registrare emissioni di ossidi di azoto record, inferiori ai valori limite attuali e a quelli che entreranno in vigore nel 2020, anche per quanto concerne le emissioni reali di guida (Real Driving Emissions). La cosa eccezionale è che gli ingegneri hanno migliorato le tecnologie già esistenti senza fare ricorso a componenti aggiuntivi, che farebbero lievitare i costi. “Siamo in grado di spostare i limiti per quanto è tecnicamente possibile. Grazie alle ultime innovazioni tecnologiche di Bosch, il motore diesel diventerà una soluzione a basse emissioni economicamente vantaggiosa” ha dichiarato Volkmar Denner, CEO del Board of Management di Bosch.
Il Sole 24Ore
Il motore Diesel non è morto. Parola, anche, di Robert Bosch. Nonostante i propulsori a gasolio continuino ad essere sotto attacco da parte di governi, amministrazioni locali e una parte dell'opinione pubblica, costruttori automobilistici e componentisti continuano ad investire per rendere i motori diesel ancora più pulito. Il motivo è legato all'efficienza garantita da questo tipo di propulsione, in termini di percorrenza chilometrica ma soprattutto sul fronte delle emissioni di anidride carbonica. Discorso diverso per quanto riguarda gli ossidi di azoto, vero punto critico dei motori diesel. La soluzione però potrebbe arrivare da Bosch, azienda da 78 miliardi di euro l'anno di fatturato, con 402 mila dipendenti nel mondo e investimenti in ricerca e sviluppo 7,3 miliardi l'anno, che si traduce circa nel 10 per cento del fatturato.
Riduzione degli ossidi di azoto in condizioni di guida reali
Grazie ad una nuova tecnologia sviluppata da Bosch i motori diesel potranno diventare puliti anche sul fronte delle emissioni di ossidi di azoto. La tecnologia realizzata dall'azienda tedesca ha fatto registrare emissioni di ossidi di azoto record, inferiori ai valori limite attuali e a quelli che entreranno in vigore nel 2020, anche per quanto concerne le emissioni reali di guida (Real Driving Emissions). La cosa eccezionale è che gli ingegneri hanno migliorato le tecnologie già esistenti senza fare ricorso a componenti aggiuntivi, che farebbero lievitare i costi. “Siamo in grado di spostare i limiti per quanto è tecnicamente possibile. Grazie alle ultime innovazioni tecnologiche di Bosch, il motore diesel diventerà una soluzione a basse emissioni economicamente vantaggiosa” ha dichiarato Volkmar Denner, CEO del Board of Management di Bosch.
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